Nuovo corso di Yoga per bambini!!
Prima lezione aperta a tutte le età
e gratuita dalle 17.30 alle 18.30 presso OM YOGA STUDIO Via Vespucci, 217 - Viareggio
Venite a provare la magia dello yoga, ci divertiremo e ci rilasseremo insieme!
Lo yoga con i bambini prevede sempre momenti di gioco, ma anche di
condivisione, concentrazione e rilassamento. Durante le lezioni scopriremo
insieme le posizioni classiche, all'interno del gruppo con spirito di
cooperazione, ci saranno giochi per stimolare la concentrazione e la
relazione con l'altro, ci saranno colori e disegni, alternati a momenti
di rilassamento e di scoperta del proprio respiro, ci sarà musica....
ॐ Vita Yoga ॐ
Sarve bhavantu sukhinah.
venerdì 5 settembre 2014
martedì 5 novembre 2013
Oh such a perfect day! (cit.)
Esempio di un sabato perfetto:
- Sveglia presto (compatibilmente con il sabato!)
- Pratica di asana mattutina
- Pranzo leggero
- Studi di yoga e ayurveda accompagnati da un decotto caldo di zenzero
- Pratica di massaggio ayurvedico con olio caldo sulla "povera" cavia che vive con me
- Tisana depurativa
- Bagno di olio caldo con automassaggio (simile a quello ricevuto dalla cavia)
- Doccia calda post massaggio
- Pizza con amici
Il tutto condito da profumo di incenso e la luce delle candele a scaldare il cuore <3
E pensare che ancora qualcuno pensa che noi" yogici" siamo esseri noiosi !!! ;-P
A example of perfect Saturday:
- Wake-up early ( or almost early for a saturday morning!!)
- Asana practice
- Light lunch
- Study yoga and ayurveda drinking ginger tea
- Practice an ayurvedic massage on my personal guines pig (ooh poor!!)
- Detox tea
- Warm oil bath with self-massage (like the one my guinea pig had, poor me!!)
- Warm shower
- Friends and pizza
With incense scent and heart-warming candles!
Does someone still think "yogic people" are boring???? ;-P
sabato 2 novembre 2013
Danzando con l'Autunno...
BENVENUTO AUTUNNO!!!
Da molti questa stagione non è particolarmente amata, sembra arrivare apposta per spazzare via il sole ed il caldo dell'Estate e forse di questo gliene viene fatta una colpa. Io, personalmente, adoro l'Autunno, l'aria più fresca e frizzante diventa finalmente più respirabile, i colori diventano più vibranti, più intensi, il cielo e le nuvole ci regalano quadri favolosi che rasserenano l'anima. La natura si prepara ad affrontare il freddo dell'inverno con meravigliose cerimonie per ripulirsi e svestirsi da tutto lo sfarzo e l'abbondanza estiva, e come lei anche noi dovremmo vivere questo periodo dell'anno con lo stesso atteggiamento. Imparando a vivere al ritmo delle stagioni possiamo diventare capaci di cogliere quanto ognuna di esse è in grado di offrirci e alla fine ci accorgeremo di non aver bisogno di altro se non di quello che la natura ci offre momento per momento. In questo modo inizierà una vera e propria danza con le stagioni che ci porterà benessere e pace.
E' vero che l'autunno può portare con sè l'emergere o l'aggravarsi di ansie, piccole depressioni o semplicemente un po' di nervosismo e abbassamento di energia, trattandosi di un momento di transizione importante, ma anche ciò può essere controllato e ben tollerato attraverso semplici buone abitudini nella vita quotidiana.
Allora questo è il momento giusto per depurarsi e ripulire l'organismo dalle tossine e le negatività accumulate durante l'anno così da renderlo più forte per affrontare i freddi invernali, e soprattutto è il momento ideale per iniziare a rivolgere lo sguardo verso l'interno, indirizzando i nostri sensi e le nostre attenzioni verso il mondo interiore.
Cosa ci dicono lo Yoga e l'Ayurveda a riguardo?
Secondo l'ayurveda, il microcosmo è una replica in miniatura del macrocosmo, quello che possiamo trovare fuori lo possiamo trovare anche dentro di noi, e ciò che accade all'esterno influenza il corpo, la mente e lo spirito e viceversa. Per questo vivere secondo i ritmi della natura, conoscerli e rispettarli è fondamentale per mantenerci in equilibrio e quindi in salute.
L'Autunno è la stagione in cui vata, con i suoi elementi di aria ed etere, predomina. Essa rappresenta ciò che in ognuno di noi è freddo, mutevole e leggero, per questo è probabile che alcune problematiche ad essa legate emergano proprio in questo periodo, ad esempio pelle secca, articolazioni indolenzite, nervosismo, ansia.
Ecco come comportarci per dare a corpo, mente ed anima ciò di cui hanno bisogno nel periodo autunnale.
Cibo: d'ora in poi si dovranno preferire cibi più caldi, morbidi, idratanti, preferendo i gusti dolci, aspri e salati. Avete notato che con l'Autunno si risveglia in noi anche la voglia di cucinare? Questo non è un caso, infatti cibi cotti come cereali e verdure sono ottimi in questo periodo dell'anno e sono proprio ciò di cui il nostro organismo ha più bisogno.
Anche il ghee dovrebbe trovare posto sulle nostre tavole, per la sua capacità di calmare vata, migliorare la digestione e coccolare le articolazioni.
Spezie: Il cardamomo è una valida spezia in questo momento perchè è dolce e in grado di dare calore.
Lo zenzero è ottimo per migliorare la digestione in quanto capace di riaccendere agni, il fuoco digestivo, inoltre stimola la circolazione ed ha un azione leggermente diuretica e lassativa. In Autunno un decotto caldo di zenzero è anche un ottimo alleato per combattere tosse e raffreddore. La radice fresca, piuttosto che la polvere secca, è da preferirsi quando vogliamo agire su vata.
Ricordate infine che la Curcuma, usata nei cibi o aggiunta ad un bicchiere di latte caldo, lavora da buon anti-infiammatorio.
Asana: Le torsioni sono le posizioni ideali per il loro effetto purificante grazie al massaggio che esercitano sull'addome, esse agiscono proprio come quando strizziamo un asciugamano bagnato: nel momento stesso della torsione il sangue presente negli organi, principalmente il fegato, viene come strizzato via lasciando il posto a sangue nuovo e fresco nel momento in cui la posizione viene rilasciata. Ciò stimola il sistema cardiovascolare e il sistema linfatico, eliminando le tossine. Inoltre queste asana stimolano il potere digestivo e massaggiano la spina dorsale.
La pratica autunnale, inoltre, dovrebbe includere posizioni capaci di donare stabilità, ad esempio asana che prevedono la schiena a terra (Suptapadangustasana, jathara parivartanasana, urdhva hasta padasana giusto per dare un'idea) e all'arrivo dei primi veri freddi possiamo riprendere posizioni che generano più calore ed energia, messe un po' da parte durante l'estate, come Virabhadrasana I e II e in generale le posizioni in piedi.
Cura di sè: Conservate un po' di tempo per rimanere in casa soprattutto di sera, leggendo, gustando una tisana calda, magari concedendovi un bel bagno o un massaggio con olii caldi (quello di sesamo è l'ideale per riequilibrare vata).
Infine, ideale per tutte le stagioni, ma di grande aiuto all'arrivo dei primi raffreddori è la pratica di Jala Neti, l'irrigazione nasale (prestissimo un post dedicato).
Rallentate i ritmi e riposate i sensi richiamandoli dentro di voi. :-)
martedì 22 ottobre 2013
Il ghee: molto più di un semplice condimento
Con l'arrivo di questa meravigliosa stagione che è l'autunno, con i primi freddi, le nuvole grigie, l'aria profumata e i colori che scaldano il cuore, ogni anno non vedo l'ora di avere a disposizione un po' di tempo libero da trascorrere a casa, per immergermi nelle mie passioni, tra cui quella di sperimentare e creare in cucina. Ed è per questo che domenica, giornata grigia e piovosa, ho colto l'occasione per preparare il mio amatissimo GHEE. In realtà non è stato un vero e proprio esperimento perchè la sua preparazione ormai è consolidata trattandosi di un alimento che difficilmente manca nella mia dispensa. Da quando l'ho scoperto, attraverso studi sull'Ayurveda, non ho saputo più farne a meno e appena il barattolo giunge al termine mi affretto a prepararne di nuovo. Ultimamente si comincia a vederlo esposto anche sugli scaffali dei supermercati oltre che nei negozi biologici, sotto il nome di burro chiarificato, ma sia per i prezzi spesso esagerati sia per la mia poca fiducia nei sistemi di produzione su larga scala preferisco prepararlo da sola a casa, così alla fine è diventato un vero e proprio rito che periodicamente inonda la casa di un profumo degno della più ricca pasticceria.
Perchè il Ghee è un alimento tanto speciale? Gli indiani lo usano da secoli sia in cucina, nello stesso modo in cui noi usiamo il burro, sia nella medicina tradizionale. Dal punto di vista nutritivo il ghee perde, durante la preparazione, la componente di lattosio, acqua e proteine presenti nel burro, diventando materia grassa al 100%, ricco di grassi saturi utilizzati velocemente dal corpo per produrre energia. Questo non solo lo rende adatto anche a chi è intollerante al lattosio ma fornisce all'organismo un nutrimento ottimo per le cellule che senza grassi (specialmente saturi) non potrebbero svolgere al meglio le loro funzioni. Il ghee protegge le ossa, lubrifica le giunture e migliora la capacità digestiva aumentando l'assorbimento e l'assimilazione. Non per ultimo rafforza il sistema nervoso e migliora le capacità di memoria, insomma un vero e proprio condimento a tutta salute. Inoltre non conferisce ai cibi un sapore forte e può essere usato in sostituzione del burro in qualsiasi preparazione, con la differenza che il ghee non brucia alle alte temperature.
E, se ancora non bastasse, esso è utilizzato come base nelle preparazioni erboristiche ayurvediche per la sua capacità di far penetrare le sostanze funzionali negli strati più profondi dell'organismo e,
sempre dal punto di vista ayurvedico, sappiate che esso è molto utile per calmare Vata e Pitta mentre Kapha deve assumerlo con moderazione.
Vediamo come preparalo, procedimento che ci prenderà all'incirca 20 minuti.
OCCORRENTE
500g di burro, non salato, di ottima qualtà preferiblmente biologico (ne otterremo circa 350g di Ghee)
Una pentola
Una ciotola
Un barattolo
Una garza sterile
PROCEDIMENTO
Mettete il burro a sciogliere nella pentola a fuoco medio-basso, facendo attenzione che non si bruci.
Una volta sciolto, abbassate il fuoco e continuate a cuocere finchè comincerà a bollire e da allora mantenete questa temperatura, senza coprire la pentola (l'acqua deve evaporare).
Nel primo stadio di cottura il burro formerà una schiuma bianca che salirà in superficie e che via via toglierete con l'aiuto di un cucchiaio.
| Vi assicuro che profumerete come un biscotto alla fine del lavoro :-D |
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Continuate così finchè la schiuma diventerà sempre più trasparente ed anche il bollore comincerà a fermarsi.
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| Questo è il momento di togliere la pentola dal fuoco per non bruciare il ghee |
Il composto ora sarà trasparente e dorato e il vostro Ghee pronto per essere travasato.... pochi minuti di più e si brucerà!!
Utilizzate un barattolo ben pulito e una garza per filtrare il composto.
Noterete che sul fondo della pentola si sedimenta un ulteriore scarto della cottura.
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| Residuo sul fondo della pentola |
Et voilà il ghee è fatto, lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente e il suo colore sarà più o meno giallo in base alla composizione del burro utilizzato. Potete conservarlo anche fuori dal frigo per averlo sempre morbido e pronto ad ogni uso, infatti, se il procedimento di cottura è stato fatto correttamente, si manterrà a lungo....... fino a 100 anni, parola di Ayurveda!!
L'unico riguardo è di utilizzare un cucchiaino pulito ed asciutto ogni volta che prelevate un po' del vostro ghee per evitare che eventuali batteri vi si depositino.
Ora siete pronti anche voi per sperimentare e sbizzarrirvi con l'utilizzo di questo nettare prezioso... presto vi proporrò qualche idea, utile per affrontare al meglio la nuova stagione alle porte.
Intanto provate del semplice riso in bianco condito con il ghee, magari per accompagnare verdure al vapore... semplice, nutriente e leggero!
Intanto provate del semplice riso in bianco condito con il ghee, magari per accompagnare verdure al vapore... semplice, nutriente e leggero!
Namasté
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giovedì 17 ottobre 2013
La quiete nel caos - Stillness in chaos
"Coltivando la consapevolezza scopri dentro di te spazi di profondo rilassamento, calma, chiarezza. E' come scoprire un territorio sconosciuto, o forse solo vagamente intuito in passato, che contiene un grande pozzo di energia positiva, disponibile per capire te stesso e per guarirti. E' facile entrare in questo territorio: il cammino che conduce ad esso ti è tanto vicino quanto il tuo corpo, la tua mente e il tuo respiro. Ed è sempre accessibile: è sempre lì, presente in te, qualsiasi siano i tuoi problemi o i tuoi guai. Sia che ti trovi ad affrontare una malattia, il dolore fisico o semplicemente una vita stressante, l'energia di questo spazio interno può esserti di immenso aiuto"
[By cultivating awareness you discover areas of deep relaxation, calm, clarity inside you. It's like discovering unfamiliar territory, or perhaps only vaguely understood in the past, which contains a big well of positive energy, which is available to understand and to heal yourself .
It 'easy to get into this territory: the path that leads you to it is as close as your body, your mind and your breath. and it is always accessible: it is always there, present in you, whatever your problems or your trouble. Whether you are facing an illness, physical pain or just a stressful life, the energy of this inner space can be of immense help.]
[unofficial translation :-) ]
Jon Kabat-Zinn
"Vivere momento per momento"
[Full catastrophe living]
Il respiro, il corpo, la mente, in due parole il nostro Mondo Interiore, il posto sicuro dove ritornare ogni volta che ne abbiamo bisogno, per sentirci a casa in qualsiasi luogo e in qualsiasi situazione. Qui possiamo riprendere il contatto con noi stessi, riscoprire e radicarci nel nostro centro per essere, sì, nel flusso degli eventi, ma non esserne travolti.
E tutto apparirà più chiaro, senza distorsioni, senza filtri, esisterà solo il momento presente, così com'è, e il caos che c'è intorno non potrà più intrufolarsi dentro di voi!
Breath, body and mind that is our Inner World, our safe place where we can come back each time we need it, to feel at home in every place or situation we are living. Here we can reconnect to ourselves, rediscovering and rooting in our deeper center, to be in the flow without being overwhelmed.
Everything will be clearer, no more distorsions or filters, only the present moment as it is, and the chaos around can no longer sneak inside of you.
lunedì 14 ottobre 2013
"Why so serious?" (cit.)
Mai prendersi troppo sul serio sia nella vita sia anche nella pratica. Quindi ogni tanto giocate ed esplorate sul tappetino, scoprite cosa accade ad andare oltre limiti ed abitudini, e mettetevi alla prova, sempre contenti per dove siete arrivati oggi. L' idea è di coltivare LEGGEREZZA, SPAZIO, GIOIA nella mente e nel cuore.... e CAMATKARASANA (wild thing pose- posizione della cosa selvaggia!!!) è proprio quello che vi serve. Il petto si apre, la spina di ammorbidisce, il punto di vista sul mondo cambia. Una posizione divertente, che rivitalizza e dà energia se siamo un po' giù di tono, e che dona una sensazione di libertà, luce e apertura al corpo e alla mente.
Never be too serious, in life and in your yoga practice too. sometimes take time to play and to explore on your mat, discovering what happens when you go near and beyond your limits and habits. Cultivate lightness, space, joy in your mind and in your heart... and CAMATKARASANA (wild thing pose) is perfect for that. Your chest will open, your spine will soften, and your point of view will be changed. A pose full of fun, that will revitalize you when you feel down and give you freedom, light and opennes to your body and mind.
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sabato 12 ottobre 2013
Tutti giù per terra
Abituati (o almeno così crediamo) ai ritmi frenetici delle nostre giornate, dove tutti gli impegni sono calcolati ed organizzati al millesimo, dove la qualità del tempo è direttamente proporzionale al numero di cose che riusciamo a fare, alle volte con straordinarie abilità di multi-tasking, quello che vi sto per proporre vi sembrerà pazzesco e poco sensato, nella migliore delle ipotesi: sdraiatevi a terra ogni giorno. Sì avete capito bene, ogni giorno raccogliete un po' di tempo e semplicemente rimanete sdraiati sul pavimento, inizialmente potranno essere solo pochi minuti, ma sono sicura che piano piano vorrete voi stessi aumentare questo tempo magari per arrivare a 10/15 minuti, o fino a quando ne sentirete il bisogno. Nella pratica Yoga questa posizione prende il nome di Savasana, posizione del cadavere (in Sanscrito "Sava"=cadavere), e solitamente viene eseguita a conclusione di ogni pratica, apparentemente solo per riposare il corpo dal lavoro delle asana. In realtà i suoi benefici vanno ben oltre il semplice riposo muscolare, coinvolgendo la mente e significati molto più profondi.
Innanzi tutto, solo il semplice fatto di trovarsi distesi sul pavimento, anzichè sul letto o su un divano, genera una predisposizione interiore nuova, probabilmente derivante proprio dalla messa in discussione di certi schemi o abitudini che andiamo ad infrangere con questa azione, infatti, trovarsi sdraiati a terra è un esperienza decisamente inusuale per la maggior parte di noi.
Il supporto del pavimento, ci mette in contatto più direttamente con l'elemento Terra, elemento della stabilità e della fermezza, così con il passare dei minuti, lasciando che ogni parte del corpo, ogni muscolo si arrenda a tale immobilità, divenga libero di abbandonarsi e di farsi più pesante, quella stessa stabilità viene trasmessa ad ogni cellula e ad ogni nervo. L'impressione che si può avere è quella di tanti minuscoli granelli all'interno del corpo che, vibranti a causa della tensione accumulata nella giornata, piano piano trovano un posto dove cominciare a poggiarsi, vibrando sempre più lentamente, sempre più impercettibilmente fino a ritrovarsi completamente immobili, come depositati anche essi sul pavimento.
Questa immobilità, in apparenza solo fisica, si trasmette in verità alla mente, i pensieri rallentano la loro corsa, il respiro diviene più regolare e sempre più sottile un vero e proprio massaggio per i nostri poveri nervi messi alla prova dalla vita di tutti i giorni.
Credo, tuttavia, che il maggiore beneficio che possiamo trarre da questa pratica vada ben oltre gli effetti appena descritti, già di per sè auspicabili: Savasana è un vero e proprio elogio al Non-Agire. Non agire significa non intervenire, significa assaporare il momento per quello che è, senza tentare di modificarlo, convinti che non serva altro perchè quel momento sia completo. Riuscite a comprendere l' enorme sforzo di volontà che ciò ci richiede, in una cultura in cui anche i momenti di svago e relax sono all'insegna dell'attività e del "fare qualcosa"? Proprio per questo Savasana è una delle posizioni più difficili da eseguire, sebbene apparentemente semplice dall'esterno. Vi basterà provare pochi minuti per accorgervi che inizialmente la mente troverà mille motivi per rompere l'immobilità, si aggrapperà ad ogni sensazione, ad ogni piccolo prurito o disagio per convincervi che è arrivato il momento di fare e di cambiare qualcosa, in poche parole di intervenire. La mente non ama rimanere da sola con sè stessa, ricerca sempre qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa che la tenga impegnata, per non trovarsi faccia faccia con il mondo interiore.
Come ho accennato, non agire non è sinonimo di passività anzi, nel primo caso si richiede un buon livello di consapevolezza e intenzionalità, la mente deve rimanere tranquilla ma vigile, sia l'agitazione che il torpore vanno superati, e quando i pensieri si calmano finalmente la consapevolezza può espandersi, più capace di accogliere e notare tutto ciò che emerge nel presente, nel momento stesso in cui tutte le attività cessano. Il maestro Yoga B.K.S. Iyengar ha definito Savasana "l'arte del rilassamento consapevole", dove quest'ultimo non deve essere qualcosa di cercato o un obiettivo da raggiungere, ma un piacevole effetto collaterale che arriva nel momento in cui lasciamo andare e rinunciamo ad intervenire.
Ecco alcuni consigli:
- Scegliete un posto dove potete avere spazio per sdraiarvi liberamente, in modo che il pavimento sia l'unica cosa con cui siete in contatto
- Mettetevi a terra supini, con le ginocchia piegate controllando l'allineamento prima di distendere le gambe
- Lasciate i piedi cadere ai lati, lasciate ogni muscolo ammorbidirsi
- Lasciate che gli occhi diventino fermi e pesanti dietro le palpebre (potete aiutarvi con un piccolo cuscino per gli occhi, eye-pillow)
- Assicuratevi che la pelle del viso sia tranquilla
- Fate gli ultimi aggiustamenti e poi rimanete completamente immobili.....
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